Pali in castagno per vigneti, staccionate e recinzioni

legname-grezzoPer la realizzazione di un vigneto l’ideale è usare i pali di castagno come tutore per la vite,  il palo di castagno è conosciuto e impiegato da sempre in questo settore per una serie di ragioni ben specifiche. Il palo di castagno ha un’ottima tenuta nel terreno dovuta al tannino presente in questo tipo di legno.  E’ preferibile che il legno sia stato tagliato a “luna vecchia di gennaio”, con scortecciamento del palo, la bruciatura della punta e il taglio angolare della testa per favorire lo scolo dell’acqua piovana. La durata complessiva dipende da tanti fattori, ma un palo di castagno di qualità può ben durare fino a trenta anni.
E’ importante anche l’elasticità e la resistenza dei pali di castagno che li rende particolarmente idonei all’impiego in vigneti ove vengono praticate potatura e vendemmia meccanizzate.
E’ ottimo l’utilizzo nei vigneti per ragioni di ecocompatibilità e per il naturale aspetto estetico che conferisce armonia con il paesaggio circostante. Garantisce una lunga durata nel tempo e non presenta problemi per lo smaltimento alla fine dell’utilizzo in vigna.

Noi forniamo i pali in castagno secondo le esigenze del cliente e cioè: già scortecciati, oppure con tutta la corteccia, con o senza la punta ed eventuale carbonizzazione. Inoltre tutti i prodotti sono privi di trattamenti con sostanze chimiche impregnanti.

Prepariamo pali per tutti gli impieghi in agricoltura.  Pali da frutteto per sostegno di piante ed arbusti e pali per recinzioni e staccionate della lunghezza, diametro o dimensione richiesta. Inoltre paleria per sistemazioni ambientali e forestali, barriere di contenimento, barricate compatte e altre opere di ingegneria naturalistica.

pali per fruttetiIl castagno è una pianta (Albero) che può crescere fino ad un’altezza di 30 m, longevo che può oltrepassare anche i 1000 anni, ma di solito le piante vengono tagliate molto prima, anche molto giovani secondo l’uso a cui sono destinate. Nelle produzioni attuali l’età ideale per il taglio delle piante di castagno è di 22/25 anni. La chioma è slargata, corteccia prima liscia, poi screpolata, foglie grandi, fiori monoici, e frutti di color marrone, lucido all’esterno, coperti da ricci densi di lunghi aculei. E’ una pianta originaria dell’Asia Minore e del Mediterraneo orientale, ed è stato diffuso dall’uomo in gran parte dei territori temperati dell’emisfero boreale, dove forma estesi boschi (castagneti) da 300-400 m sino a 900 m nei paesi più freddi e 1300 metri nelle regioni più calde, in terreni silicei o calcarei compatti, spesso sostituendo quasi del tutto la vegetazione forestale originaria. Il castagno da legno si governa a ceduo o a fustaia, con 1500-2000 ceppaie per ettaro, dalle quali si ricavano polloni per ceste, pali per vite, pertiche, doghe per botti, pali da telegrafo, oltre a legname da carbone, poco pregiato. Il legno contiene tannino, sostanza utilizzata soprattutto nel passato per la concia delle pelli. Le fustaie danno 3-4 metri cubi di legno all’anno per ettaro.

Il legname può essere usato anche per mobili, pavimenti di legno e attpali-prima-sceltarezzi vari, è forte, elastico, resistente, durevole, compatto, è resistente all’umidità, ricco di venature molto marcate. viene adoperato, per il suo legname compatto e resistente, per fare doghe per botti, traversine ferroviarie, porte e imposte, ma è anche adatto come legna da ardere e per carbone.
E’ considerato la specie arborea italiana con maggiore versatilità d’uso, è molto usato come materiale da costruzione (travi, tavole) grazie alle sue buone caratteristiche tecnologiche, al gradevole aspetto e alla sua elevata durata favorita dalla presenza del tannino che lo rende particolarmente valido per gli impieghi all’aperto e  adatto all’impiego in zone umide o a contatto con l’acqua, il legno del castagno resiste per molti anni, anche in immersione, senza marcire e senza deteriorarsi.